Geotrans
Geotrans Srl che è la prima azienda di trasporti nata dalla confisca definitiva in cooperativa di lavoratori in Italia. La cooperativa nasce dal coraggio e dalla determinazione di 9 soci fondatori, che nel 2020 decidono di difendere il loro lavoro dalla minaccia della criminalità organizzata di stampo mafioso. Prima della fondazione della cooperativa, l’azienda presso cui lavoravano era stata sequestrata per infiltrazioni mafiose nel marzo del 2014. Il suo titolare, Ercolano, aveva però un’altra azienda (la RLC) che nel frattempo aveva intercettato tutto il mercato ortofrutticolo e rischiava di assorbire l’intera domanda del settore. All’indomani dell’amministrazione giudiziaria, della confisca e della nascita della cooperativa, infatti, tutto il mercato ortofrutticolo ha rinunciato a lavorare con l’azienda per paura di ritorsioni.
Fortuna e competenze hanno voluto che l’amministratore giudiziario, il dott. Luciano Modica, abbia contribuito a velocizzare il sequestro dell’azienda satellite di Ercolano che stava svuotando la srl nel novembre del 2014, a seguito di una relazione indirizzata al Tribunale di Catania.
Durante un tavolo in Prefettura l’Agenzia nazionale per i beni confiscati delineò il duplice scenario che i lavoratori e le lavoratrici avevano di fronte: la vendita della srl o la formazione di una cooperativa che avrebbe gestito i beni aziendali a uso gratuito.
La prima opzione avrebbe rischiato di riconsegnare l’azienda in mano a proprietà infiltrate dalla criminalità di stampo mafioso. La seconda opzione era la meno scontata: insieme, però, i fondatori della cooperativa trovarono il coraggio per ripartire.
A supportarli in tutti questi anni è stata l’azione della CGIl di Catania e di Libera. Alla formazione della cooperativa ha contribuito anche il mondo cooperativistico, grazie a Legacoop, Cooperfidi e a Coopfond, mentre CFI ha partecipato al capitale sociale raddoppiando le quote dei soci fondatori (attinte dalla NASpI).
Il percorso non è stato sempre lineare: alcune sedi INPS, ad esempio, ignoravano la detassazione degli anticipi NASpI e hanno proceduto al rimborso solo successivamente.
Inoltre i ritardi burocratico-amministrativi hanno costretto la cooperativa ad attendere il febbraio del 2022 per iniziare a fatturare, perché nel frattempo l’Agenzia aveva tardato a concedere la gestione dei beni aziendali a uso gratuito.
I risultati raggiunti, però, nel frattempo hanno convinto anche gli autisti e gli operai che inizialmente avevano preferito restare dipendenti a diventare soci: altri 7 di loro, quindi, si uniranno alla cooperativa in qualità di soci-lavoratori.
Sarebbe prematuro porre domande sulle novità introdotte a seguito della fondazione della cooperativa, sul suo andamento economico e sulla sua organizzazione interna, se non fosse proprio la mia interlocutrice a rassicurarmi circa il sostegno attivo prestato dalla rete di cooperative in cui la Geotrans è stata inserita grazie al lavoro di Legacoop e degli altri partners sociali.
Quella della Geotrans è una bella storia di riscatto sociale, economico e culturale: il fatto che sia appena iniziata alimenta la speranza che per i suoi protagonisti il meglio debba ancora venire.