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Cooperativa La Pira

La cooperativa nasce a Ragusa nel 2015, tre anni dopo la decisione del capogruppo della catena di supermercati a cui aderiva di chiudere a seguito della malagestione del gruppo dirigente. Soltanto a seguito del recupero cooperativistico del supermercato gli ex dipendenti sarebbero venuti a conoscenza di ulteriori dettagli a monte di questa decisione che rischiava di condannarli alla disoccupazione. Prima di fondare la cooperativa i 30 lavoratori coinvolti tentarono di portare all’attenzione pubblica cittadina la loro situazione e di interloquire con le istituzioni e le rappresentazione locali in appositi tavoli di crisi, anche grazie all’azione svolta dal sindacato. 20 su 30 decisero di dar vita alla cooperativa reinvestendo NASpI e TFR, senza ulteriori aiuti finanziari. In questo modo poterono acquisire la licenza, parte dei macchinari e delle attrezzature e la totalità del magazzino della precedente gestione. Fra loro, furono i soci sindacalmente e politicamente più attivi ad assumersi l’onere di cariche dirigenziali all’interno della cooperativa. La principale difficoltà riscontrata nelle prima fasi del recupero consistette nel trovare un partner competitivo che potesse rilanciare l’attività del supermercato, che poteva comunque contare su figure professionali e produttive già pronte e su una consolidata rete di fiducia con i clienti tradizionali.

Dalla fondazione della cooperativa sono stati assunti altri 20 addetti in qualità di dipendenti (10 dei quali a tempo indeterminato). Oltre a una riduzione dello stipendio precedente, la ripartenza dell’attività a seguito della costituzione della cooperativa ha consentito di migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro, di rendere più flessibili gli orari e di implementare la formazione. Data l’attività svolta dalla cooperativa, durante la pandemia non vi sono state interruzioni. Anche in questo caso la scelta della cooperativa viene rivendicata come vincente e replicabile, nonostante i soci interpellati ritengano che gli strumenti legislativi a disposizione del recupero cooperativistico d’impresa potrebbero essere ulteriormente migliorati.

Pur facendo parte di Legacoop, i soci consultati ritengono di non far parte di una rete più ampia di imprese recuperate e si dicono interessati a entrarne a farne parte.