Metalmania
La cooperativa nasce nel 2013, tre anni dopo l’inizio della crisi della Metalinfissi per malagestione della proprietà. A seguito dell’avvio della procedura fallimentare i 16 lavoratori a rischio di disoccupazione cercarono di far conoscere la gravità della situazione attraverso articoli usciti sulla stampa locale, anche grazie al ruolo attivo del sindacato. All’idea della cooperativa aderirono soltanto 3 degli ex dipendenti che costituirono il capitale sociale grazie al solo investimento dei loro risparmi personali (no NAspi, no tfr, no CFI). All’indomani della fondazione della cooperativa i soci dovettero affrontare diversi scogli: dalla mancanza di linee di credito da parte degli istituti bancari alla necessità di sostituire figure produttive e gestionali che erano venute a mancare dopo la costituzione della cooperativa per ricostruire la rete commerciale. Dopo aver acquisito macchinari e attrezzature dell’azienda precedente, la cooperativa spostato lo stabilimento in altra sede. Ora i soci sono in 6, cui si è anche aggiunto un dipendente assunto a tempo indeterminato. Oltre ad aver innovato la produzione, la cooperativa ha consentito di introdurre innovazioni soprattutto in materia ambientale, del miglioramento delle condizioni di lavoro, della sicurezza e della formazione. Durante la pandemia l’attività è proseguita con qualche breve interruzione ma i livelli occupazionali sono rimasti inalterati. La cooperativa raprpesenta per i soci una scommessa non solo vinta ma vincente, nonostante gli strumenti normativi a supporto di realtà come questa potrebbero essere migliorati. La cooperativa aderisce a Confcooperative, e i soci si dicono interessati ad aderire a una rete nazionale di imprese recuperate.