SCS
SCS Società Cooperativa è nata nel 1993, in seguito alla chiusura per messa in liquidazione della SACES Spa, società nata negli anni sessanta nel settore delle fondazioni speciali ed opere affini. 10-12 dei 70 dipendenti fondarono la cooperativa, poi ne subentrarono altri. Oggi i soci sono 22, mentre gli addetti non soci ammontano a 42. Il Sig. Dossi fu uno dei protagonisti della nascita della cooperativa: l’idea venne suggerita dall’allora referente della Legacoop di Trento. C’era l’urgenza di non far passare troppo tempo. Inizialmente lanciarono una SRL e con quella iniziarono ad acquisire una macchina alla volta per portare a termine i lavori lasciati in sospeso dalla SACES. In seguito entrarono come soci in una cooperativa che stava chiudendo (all’epoca si chiamava NUOVO progetto), poco prima della fusione tra la cooperativa in questione e la srl.
Il capitale sociale della SCS nata dalla fusione è stato finanziato da CoperFIDI e da quote individuali di 20 milioni, una parte di attrezzature dall’azienda in liquidazione è stata rilevata grazie al reinvestimento del TFR. Nel corso della lunga storia di questa cooperativa si sono registrati alti e bassi. In origine le attività prevalenti erano due, quella delle fondazioni speciali e delle linee elettriche ad alta tensione. Il geometra si occupava della gestione delle linee elettriche, l’altro delle fondazioni speciali e Dossi dell’amministrazione generale. Il primo settore è morto dopo il pensionamento del geometra responsabile. Il secondo settore invece è andato crescendo progressivamente (fino a raggiungere i 10-11 mln di euro di fatturato). Fra il 2009-2011 la crisi economico-finanziaria si fece sentire con il calo delle committenze, dopo i numerosi investimenti in attrezzature. Superato quel momento, nel 2018, venne avviato un nuovo progetto di investimenti pari a 6 mln in nuove tecnologie dell’industria 4.0, grazie alle opportunità finanziarie messe a disposizione da mutui e da CFI che hanno dato un finanziamento di 1.200.000 euro e sono diventati soci finanziatori). A livello locale è stato avviato un progetto in collaborazione con la provincia di Trento, anche grazie alla collaborazione con Promocop (a cui versano il 3x1000), Coperfidi (consorzio finanziario) e il consorzio CLA. All’orizzonte si intravede un fatturato che rasenta i 18/20 mln di euro. A detta di Dossi, il lavoro non manca: uno dei motivi che hanno spinto la cooperativa a investire è proprio la presenza di una domanda molto forte (soltanto a Milano sono attivi 4 cantieri).
La cooperativa è composta da persone con età diverse. Le assemblee avvengono due volte all’anno per la votazione del bilancio e un altro paio di assemblee sono state recentemente convocate a seguito dell’acquisizione di un’altra società da parte della cooperativa. Al fine di agevolare l’ingresso di nuovi soci giovani sono state ridotte le quote da sottoscrivere. Dopo aver accantonato in riserva indivisibile gli utili, sono stati anche deliberati i ristorni per le integrazioni salariali, così da responsabilizzare sempre di più anche i non soci. Una delle difficoltà principali incontrate oggi dalla cooperativa è il reperimento di manodopera e il rincaro di costi delle materie prime, al punto che non è da escludere l’ipotesi di un arresto della produzione qualora la situazione complessiva non dovesse migliorare