Sportarredo
La cooperativa nasce nel 2015, sei anni dopo l’inizio della crisi dell’azienda precedente dovuta al calo della domanda. Dopo aver cercato un nuovo acquirente, è stata creata da parte di chi gestiva il concordato preventivo una società commerciale parallela che ha mantenuto la vecchia azienda parzialmente sul mercato, consentendo ai 70 lavoratori coinvolti di valutare al meglio l'opportunità di un wbo. 7 di loro hanno fondato la cooperativa con la loro NASpI e grazie alla partecipazione finanziaria di CFI e di COOPFOND nel capitale sociale. La cooperativa ha potuto contare su una rete di clienti già consolidata e su competenze interne, ma ha dovuto fare i conti con l’erogazione ritardata dell’anticipo della NASpI da parte dell’INPS (cui si è potuto far fronte grazie all’anticipo erogato da Bper Banca). Una volta acquisito il marco, la licenza, i macchinari, il magazzino e – in parte – la sede, la cooperativa è potuta ripartire. Oggi i soci sono 10 e dalla fondazione sono stati assunti 5 nuovi addetti, di cui 2 dipendenti (di loro uno è stato assunto a tempo indeterminato). All’indomani del recupero cooperativistico maggiore attenzione è stata prestata alle condizioni di lavoro, alla sicurezza, all’impatto ambientale della produzione, alla flessibilità degli orari e alla formazione, al netto di una riduzione dello stipendio percepito in precedenza. Durante la pandemia non si sono registrate variazioni nei livelli occupazionali nonostante la breve interruzione intercorsa. La scelta compiuta è ritenuta vincente e replicabile. I soci conoscono altre imprese recuperate anche grazie al supporto prestato da Legacoop a cui aderisce la cooperativa. Malgrado il senso di appartenenza alla rete della centrale, la cooperativa è interessata a entrare nella RIIR: viene inoltre sottolineata l’esigenza di una revisione e di un aggiornamento del sistema cooperativo.