“Preso da solo un nodo è solo un intreccio ingarbugliato di fili da sciogliere e restituire al loro lineare isolamento. Se connessi, possono formare una rete capace di relazioni di mutualismo e solidarietà altrimenti impensabili. Siamo nati come collettivo per ricordarlo a noi stessi e a chi vorrà diventare uno/a di noi. Vivremo fino a quando saremo abbastanza lucidi, testardi e legati da non dimenticarcene.”

Il Collettivo di Ricerca Sociale è nato per indagare, valorizzare e mettere in rete le esperienze di riscatto sociale, economico, culturale e politico maturate sul territorio italiano in risposta alla crisi economico-finanziaria del 2008. Il CRS è composto da operai, insegnanti, ricercatori, impiegati e liberi professionisti sparsi sul territorio nazionale ma accomunati da un percorso pluriennale di militanza culturale e politica alle spalle. A partire dal 2016 i suoi componenti hanno iniziato a incontrarsi e a costituirsi in comitato informale e, nel dicembre 2017, in associazione per conoscere da vicino e valorizzare la rivoluzione silenziosa delle imprese recuperate dai lavoratori.

Giovandosi delle ricerche condotte sul campo e della collaborazione con l’Unione culturale Franco Antonicelli, il collettivo ha organizzato diverse iniziative pubbliche e occasioni di confronto con alcune delle imprese recuperate in Italia – come la Cartiera Pirinoli S.C. di Cuneo, la  cooperativa Cantieri Navali Megaride di Napoli e della Mancoop di SS.Cosma e Damiano (LT) – e con alcuni dirigenti regionali della FIOM CGIL. L’obiettivo è quello di sollecitare le forze sindacali a prendere sul serio il fenomeno in questione e, dove possibile, censirlo attraverso il modello e le metodologie dell’inchiesta sociale.

I Membri del Collettivo

Diego Acampora
Laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni, dal 2008 è docente di materie scientifico/informatiche nelle scuole superiori torinesi. Si è occupato di software libero e saperi condivisi, mentre a scuola sta indagando la rivoluzione digitale di cui sono protagonisti i Millennials. Nei ritagli di tempo progetta e attua progetti culturali ed è guida di viaggi nei paesi della ex-Jugoslavia.
Andrea Aimar
Cuneese, vive a Torino dove si è laureato in scienze politiche e ha conseguito un master in Sviluppo Locale. La sua tesi della laurea specialistica ha affrontato il dibattito del cooperativismo europeo tra fine Ottocento e inizio Novecento. Ha fondato insieme a tanti/e l’associazione Officine Corsare di Torino.  Attualmente è formatore, giornalista freelance, ricercatore. Ha collaborato con la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e Intesa Sanpaolo Formazione. Si interessa dell’impatto delle innovazioni tecnologiche sul mondo del lavoro. È appassionato di storia, del lavoro e dell’impresa in particolare, e di storie. Da piccolo sognava di fare il biografo delle persone comuni, da grande pure. Ha scritto per le riviste online Chefare, Doppiozero, Internazionale, Lettera43, Sbilanciamoci.info, il blog Quinto Tipo.
Matteo Amatori
Con una formazione universitaria in sociologia ed economia, nel 2015 si è specializzato nel campo dello sviluppo locale conseguendo un Master all’Università degli Studi di Torino. Dopo aver svolto un’esperienza di lavoro significativa all’interno di un grande gruppo industriale italiano in crisi, è seguita un’esperienza di lavoro in Francia all’interno di un’associazione di sviluppo locale sul territorio del Limosino. In quest’ultima esperienza all’estero si è consolidata la sua sensibilità in rapporto ai temi dello sviluppo economico e del lavoro.
Romolo Calcagno
Insegnante di Lettere, dottore di ricerca in Sociologia e scienze sociali Applicate Università di Roma La Sapienza con una tesi dal titolo “Fabbriche Recuperate in Italia. Scelte autonome e sperimentali di percorsi socio-ecominci di reciprocità”. E’ autore di Una fabbrica recuperata in Italia, in Benvegnù C, Iannuzzi, F., (a cura di), Figure del lavoro contemporaneo. Un’inchiesta sui nuovi regimi della produzione, Ombrecorte Verona 2018.
Federico Frascherelli
Videomaker e regista. Debutta con un audiodocumentario su Rairadiotre 90, un luogo comune. E’ regista di Chicchessia, Benvenuto, addio e Tutto come la prima volta. Collabora stabilmente in documentari, reportage, videoclip, programmi tv e spettacoli teatrali con Teatro Elfo Puccini di Milano, Feltrinelli, LaEffe, la compagnia A.t.ir., Skyarte, Question Mark, la Compagnia Dionisi.
Stefania Ghidetti
Dopo aver conseguito una laurea magistrale in Filosofia presso l’Università di Torino e un Master di II livello in European Business presso l’ESCP di Londra, ha lavorato presso grandi gruppi industriali occupandosi di Marketing, Trade Marketing e sviluppo strategico di nuovi mercati.
Leonard Mazzone
È assegnista di ricerca in Filosofia sociale presso il Dipartimento di Studi politici e sociali dell’Università degli Studi di Firenze. Alla ricerca universitaria combina l’attività di formazione presso le scuole medie superiori di Torino e l’organizzazione di iniziative culturali per l’Unione culturale Franco Antonicelli, di cui è Vicepresidente. È autore di Una teoria negativa della giustizia (Mimesis, 2014), Il principio possibilità. Masse, potere e metamorfosi nell’opera di Elias Canetti (Rosenberg & Sellier, 2017) e di Introduzione a Elias Canetti. La scrittura come professione (Orthotes, 2017) nonché di diversi contributi apparsi su riviste italiane e internazionali.”
Alice Ravinale
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